La Nostra Storia

Matepraticamente è un progetto avviato nel 2014 da un gruppo di studenti di Matematica dell'Università di Torino: raccoglie in sé idee sulla didattica innovativa nate principalmente seguendo i corsi di Didattica della Matematica a cura dei professore Ferdinando Arzarello, Francesca Ferrara e Ornella Robutti. I video didattici realizzati per il canale YouTube Didattica della Matematica Ornella Robutti e la partecipazione allo Stage Math 2015 a Bardonecchia (TO) organizzato dall'Associazione Subalpina Mathesis, sono stati il seme dal quale è poi germogliata l'idea di Matepraticamente: sperimentare di prima persona le attività e le metodologie didattiche ha stimolato in noi, allora studenti, la creatività e la voglia di metterle in atto al di fuori dell'ambiente accademico. La spinta finale per la realizzazione del progetto è arrivata da un incontro casuale della responsabile del progetto Chiara Tallone e il dirigente scolastico dell'ITC Bonelli di Cuneo Paolo Romero. L'idea di portare all'interno delle mura scolastichenalcune attività e di presentare i video è stata accolta con  interesse ed entusiasmo da alcuni corsisti di Didattica della Matematica 1, che hanno dato via al primo nucleo di Matepratici. La prima edizione di Matepraticamente si è dunque svolta l'11 aprile 2015 con il coinvolgimento di circa 180 ragazzi di otto classi seconde e i loro insegnanti.  

Matepraticamente è un progetto avviato nel 2014 da un gruppo di studenti di Matematica dell'Università di Torino: raccoglie in sé idee sulla didattica innovativa nate principalmente seguendo i corsi di Didattica della Matematica a cura dei professore Ferdinando Arzarello, Francesca Ferrara e Ornella Robutti. I video didattici realizzati per il canale YouTube Didattica della Matematica Ornella Robutti e la partecipazione allo Stage Math 2015 a Bardonecchia (TO) organizzato dall'Associazione Subalpina Mathesis, sono stati il seme dal quale è poi germogliata l'idea di Matepraticamente: sperimentare di prima persona le attività e le metodologie didattiche ha stimolato in noi, allora studenti, la creatività e la voglia di metterle in atto al di fuori dell'ambiente accademico. La spinta finale per la realizzazione del progetto è arrivata da un incontro casuale della responsabile del progetto Chiara Tallone e il dirigente scolastico dell'ITC Bonelli di Cuneo Paolo Romero. L'idea di portare all'interno delle mura scolastichenalcune attività e di presentare i video è stata accolta con  interesse ed entusiasmo da alcuni corsisti di Didattica della Matematica 1, che hanno dato via al primo nucleo di Matepratici. La prima edizione di Matepraticamente si è dunque svolta l'11 aprile 2015 con il coinvolgimento di circa 180 ragazzi di otto classi seconde e i loro insegnanti.  

Evoluzione del progetto Matepraticamente
Tabella 1. Evoluzione del progetto Matepraticamente

Grazie al successo riscosso e al riconoscimento ufficiale del Piano nazionale Lauree Scientifiche del MIUR, negli anni successivi il progetto ha visto un'espansione in nuove province e in nuovi istituti.

Matepraticamente rientra a pieno titolo in quelle che sono le finalità del piano, poichè "Le attività implementate all'interno del PLS sono [...] inserite nel processo di innovazione dei curricola e delle metodologie didattiche adottate nelle scuole [...], attività in cui lo studente non sia soggetto che subisce passivamente, ma si confronti in prima persona con temi, problemi metodologie e idee propri delle discipline scientifiche." (Robutti 2014).

Dalla tabella si evince l'entità dello sviluppo dell'iniziativa a partire dal netto incremento della comunità di Matepratici, grazie al coinvolgimento di nuovi studenti del corso di Didattica della Matematica 1. Ad oggi il team di tutor è composto da diverse figure istituzionali: insegnati, laureati e studenti universitari che lavorano in collaborazione apportando contributi originali ed esperienze differenti.

Matepraticamente

da comunità di pratica a comunità di indagine

Matepraticamente può esser considerata una comunità di pratica, cioè una comunità il cui legame sociale è costituito dall'apprendimento (Wenger 2006). La comunità costituisce così le proprie relazioni e la tensione generata dal dialogo tra i componenti in un processo di negoziazione di significato.

Perchè possiamo dire che l'insieme dei Matepratici è una comunità di pratica? 

* Mutuo impegno nel cercare di rendere la Matematica più divertente e diversa da quella che i ragazzi vedono solitamente nelle scuole

* Repertorio condiviso: le attività sono a disposizione della comunità di Matepraticamente e la loro evoluzione riflette sia la crescita personale dei singoli membri sia come questa venga trasmessa di generazione in generazione

* Impresa comune: creare un parco di attività, abbastanza ampio e variegato per coprire i bisogni di tutti i livelli e indirizzi scolastici implica un processo di negoziazione tra Matepratici

* Responsabilizzazione reciproca nel momento in cui questo obiettivo viene portato avanti come un lavoro che è sia cooperativo (ogni partecipante prepara la propria attività che poi verrà condivisa con il gruppo) che collaborativo (le attività messe a disposizione della comunità vengono adattate e rielaborate)

* Tensione positiva che permette il miglioramento delle abilità dei partecipanti

Vi è poi un passaggio da comunità di pratica a comunità di indagine che avviene nel momento in cui vengono somministrati dei questionari sull'aspettativa e sull'esperienza vissuta legati all'attività proposta: poche domande che permettono di analizzare le opinioni dei ragazzi e dei loro insegnanti riguardanti la matematica e, più nello specifico, sulle criticità e i punti di forza del lavoro svolto dai Matepratici in precedenza.